La Musa Polimnia
1812-1813 Gesso 145x127x72
La Musa Polimnia
La Statua di Elisa Baiocchi Bonaparte come la Musa Polimnia è stata realizzata dalla forma che Canova produsse dal marmo spedito a Venezia e poi a Vienna.
L’opera fu commissionata da Elisa Baiocchi Bonaparte, granduchessa di Toscana, nel 1809. Nell’agosto del 1812 il modello era già iniziato, ultimato nel mese di dicembre. A Quatremère comunicò di aver compiuto il gesso nel 1813 e la statua nel 1816. Dopo la caduta di Napoleone il marmo fu venduto a Cesare Bianchetti che lo cedette all’Accademia di Venezia e fu uno dei doni delle “Province venete” all’imperatore Francesco I d’Austria per le nozze con Carolina Augusta. Canova modificò la fisionomia della scultura idealizzandola. Nel febbraio 1817 la statua era ultimata. Cicognara stava proponendo la costituzione di un nucleo di opere d’arte da destinare a Vienna in sostituzione di una somma richiesta.
Elisa Baiocchi avrebbe voluto essere rappresentata come una Musa sedente in una composta raffinatezza ricoperta da un manto, un rimando alle opere, conosciute dallo scultore, “della cappella Sansevero (…) che l’avevano sbalordito (…) nel viaggio a Napoli del 1780”. Cicognara sottolineò: “Comunque è divina”.
Il marmo è oggi conservato a Vienna, all Hofmobiliendepot della Hofburg.
1812-1813
Gesso
145x127x72